domenica 18 ottobre 2015

Pink Floyd. The lunatic: testi commentati da Alessandro Besselva Averame

Musicali pretesti #8

Di tanto in tanto, una notizia su un libro e un brano da ascoltare, al libro collegato.

Quand'ero piccolo mi divertivo ad assistere alla diatribe accesissime tra i chitarristi più grandi di me, cose tipo "Meglio i Queen!", "Neanche da mettere, mooolto ma mooolto meglio i Pink Floyd!". Mi divertivano. E mi divertivo anche a compulsare volumi del genere, simili a questo Pink Floyd. The Lunatic. Testi commentati (pp. 512, euro 19,50) curato da Alessandro Besselva Averame, libro che Arcana tempestivamente ripropone a distanza di sei anni, sulla scia di un rinnovato interesse per il fluido rosa. Era fra l'altro un ulteriore modo per avvicinarsi all'inglese che ascoltavo nelle canzoni. Essendo poi un fan dei R.e.m. (ma questo fatto mica si poteva confessare sperticatamente agli integralisti queeniani o floydiani senza rischiare linciaggi) avevo il mio bel da fare con Michael Stipe che cantava tutto impastato nei primi album e si rifiutava di inserire i testi nei libretti dei cd. All'epoca li ascoltavo entrambi, intendo sia i Queen che i Pink Floyd. Oggi, quando capita, capita più spesso di riascoltare i Floyd. Questo comunque ha poca importanza, semmai serve per anticipare che non uscirà un post su un libro dedicato ai Queen. Il libro in questione naturalmente non è una semplice raccolta di testi, anche perché oggi, armati di buona volontà, potremmo tranquillamente stamparcela a casa facendo copia-incolla da Internet. Besselva Averame propone una propria interpretazione e filo per leggere i differenti rigagnoli lirici, da Barrett a Gilmour passando naturalmente per Waters, rigagnolo dei rigagnoli (nomen omen). Bello il maiale scelto per la copertina, evidente riferimento al brano "Pigs" di Animals. Per oggi però ho scelto questa.

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