lunedì 26 gennaio 2015

"Uomini in guerra" di Andreas Latzko

Leggere una grande guerra #11

"Leggere una grande guerra" intende essere il breve spazio in cui segnalo dei libri sulla Prima guerra mondiale. Il quinquennio 2014-18 coincide con un lungo periodo di celebrazioni, commemorazioni ed eventi a livello internazionale. Segnalare semplicemente dei titoli di libri, brevi o meno brevi, passati o attuali, reperibili o non reperibili, italiani o stranieri, può essere un buon antidoto contro le fanfare e i tromboni che stanno pericolosamente giungendo un po' da ogni parte. Le segnalazioni saranno sintetiche, poco più di una scheda bibliografica. (In coordinamento con World War I Bridges).

Finalmente nel gran marasma di libri "stampati" per l'anniversario della Prima guerra mondiale arriva anche qualcosa di interessante ed è la traduzione di Menschen im Krieg di Andreas Latzko, scrittore-simbolo dell'impero asburgico se vogliamo, di padre ungherese e madre della capitale, combattente sul fronte isontino e travagliato da diversi problemi, sia fisici che mentali. Il libro è una raccolta di sei vivide, atroci e schiette testimonianze di vita al fronte. Esempio di letteratura anti-bellica che ebbe circolazione immediata già durante gli anni del conflitto, il titolo fu poi protagonista di una fuoriuscita dal solco dei libri always on quando si parla o scrive di letteratura nata nelle trincee. Ora Uomini in guerra è un libro nel catalogo della roveretana Keller (pp. 160, euro 14,50, traduzione di Melissa Maggioni) e rimette a disposizione dei lettori un altro testo scomparso, benché letto e tradotto sin dal suo primo apparire e acclamato da Karl Kraus (rimando a una recensione più estesa pubblicata nel sito World War I Bridges che potete trovare a questo link). A quando una nuova traduzione italiana dei Tre soldati di John Dos Passos?

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