venerdì 9 gennaio 2015

La poetica della musica di Igor Stravinsky

Musicali pretesti #3

Di tanto in tanto, una notizia su un libro e un brano da ascoltare, al libro collegato.
 
Le Edizioni Curci, specializzate in pubblicazioni musicali anche a sfondo didattico, hanno reso disponibile per il lettore italiano il ciclo di conferenze che Stravinsky tenne a Harvard fra il 1939 e il 1940. Il libro, Poetica della musica (pp. 126, euro 13, traduzione di Lino Curci), è la versione italiana di Poetics of Music in the Form of Six Lessons e racchiude le "Norton Lectures" del compositore sepolto nel cimitero veneziano di San Michele, noti cicli di conferenze ai quali hanno preso parte personalità delle humanities ben note in tutto il mondo e che assai spesso hanno ospitato dei musicisti. Per l'Italia c'è stato Luciano Berio ed il suo Un ricordo al futuro è un libro che andrebbe letto da ogni persona che dice di "amare la musica" ed è proprio dello scorso anno, fra le altre cose, la partecipazione di Herbie Hancock con il suo The Ethics of Jazz. Il libro di oggi rappresenta un'occasione rara per assistere al momento speculativo e riflessivo del compositore della Sagra di primavera. Si passa da esposizioni più a carattere generale contenenti riflessioni sulla propria opera a lezioni più serrate su fenomeno, composizione e tipologia musicale, e non manca uno studio più circoscritto all'ambito russo, per chiudere infine con pagine chiare in cui la musica, "ciò che unifica" nel pensiero di Seu-ma-Tsien, è studiata nell'atto di esecuzione.

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