martedì 19 febbraio 2013

"La poesia del giovedì" all'Osteria da Filo: Sebastiano Gatto

ATTENZIONE!
Incontro posticipato di una settimana, a giovedì 28 febbraio, 
sempre alle ore 19:00.

Riprende la rassegna "La poesia del Giovedì" a cura di Maddalena Lotter e Giulia Rusconi. Il calendario prevedeva un'interruzione in corrispondenza del Carnevale veneziano, che quest'anno è coinciso con il bianco raro della neve su calli e natanti della laguna e con l'acqua alta che ha toccato i 143 cm sopra lo zero mareografico a Punta della Salute...


Giovedì 28 febbraio 2013
Osteria da Filo, Venezia, h. 19:00
Presentazione e reading di Sebastiano Gatto
Alla chitarra: Roberto Scala
info: portalepoesie@gmail.com


Sebastiano Gatto è nato a Mestre nel 1975 e vive a Venezia. È poeta e traduttore. Ha pubblicato i libri di poesia Padre Vostro (Campanotto, 2000) e Horse Category (Il Ponte del sale, 2009). Per Amos Edizioni ha curato e tradotto Memoria della neve e Poesie complete di Julio Llamazares e Abel Sánchez di Miguel de Unamuno. Per Il Ponte del sale, assieme a Ianus Pravo, Peter Pan non è che un nome di Leopoldo María Panero. Nel 2012 per Amos Edizioni ha pubblicato il romanzo breve Le sette biciclette di César (recensito qui).














Ecco un paio di poesie dell'autore tratte da Horse Category (Il ponte del sale, 2009)


Di nuovo a portarci via il fiato,
a prendere atto di noi,
di quanto ci manca, il fianco
esibito più che scoperto.
Ancora a capire che atto sia questo,
su quale parquet moduliamo
la voce, se rumoreggia la sala
o le zanzare tra i muri di casa.
Sempre a ferirci per darci soccorso,
l'uno il gobbo dell'altro,
il cruccio che siede di fronte
ad ogni pasto.

Gennaio 2007


CASA BAGNATA


T'inviterei in questa casa bagnata,
che il peso dei muri non tiene,
né i passi che calco sulle piastrelle.
Coprono ormai il collo dei piedi
calcinacci e cocci di tegola:
sporcano e strisciano fino a far male.

Potrei staccare gli elettrodomestici
e cogliere in silenzio una preghiera:
che per una volta l'umido ceda
il suo posto al tepore, abbastanza
da farti tornare tra il muschio
e la muffa di questa stanza.


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