giovedì 21 febbraio 2013

Ca' dei Ricchi a Treviso ospita Giovanni Tuzet e Roberta Durante per "Tra Versi"

Non mi va più di unirmi al coro lamentoso della "morte culturale" di Treviso. Bisognerebbe definire bene "cultura", e poi un concetto spaventoso come quello di "morte culturale". Son stanco e meglio lasciar perdere. Più facile rimandare al paragone con una città confinante e dal tessuto simile come Pordenone per capire cosa si potrebbe fare in più e meglio nel capoluogo di una provincia che comunque non fa difetto di iniziative interessanti e talvolta stimolanti (forse solo disperse, malissimo coordinate e ancor peggio comunicate). Coi paragoni si sta prima e si evitano soprattutto le odiose, inutili dispute ideologiche che ci ammorbano. Coi paragoni si diventa più pragmatici. Di sicuro la governance cittadina degli ultimi decenni non ha aiutato. Pensare di limitarsi a tenere la città "dove Sile e Cagnan s'accompagna" pulita e lustra (e poco più) per le frotte di turisti dell'Impressionismo non poteva certo bastare. Ne è derivata (anche se il processo forse era già in corso da tempo) una sorta di città "bomboniera", a mio avviso, in fondo fragile anche quando provava ad alzare la voce, che a volte pare arrabbiata non si sa bene con chi... Una città incazzata coi propri fantasmi, probabilmente. Se si vuole parlare di cultura in città bisognerebbe fare un discorso ampio che coinvolge innanzitutto l'economia (compresa quella dei servizi, naturalmente) e, ancor di più, la politica. La politica che siamo anche noi, o perlomeno i residenti del capoluogo. Perché tutta questa fuffa di premessa? Perché comunque ho l'impressione che serva impadronirsi dei processi bottom-up e non soltanto di quelli che vengono dall'alto per provare a rimagliare un tessuto liso. E allora è notizia che merita condivisione questa nuova rassegna di poesia che si terrà nel restaurato spazio di Ca' dei Ricchi in Via Barberia, nel pieno centro cittadino, in quel bell'angolo con via San Gregorio. Potete trovare informazioni utili su quanto avviene in questo spazio "ritrovato" anche nel sito di TRA (Treviso Ricerca Arte). Per questo blog, la segnalazione degli appuntamenti della rassegna diventerà l'occasione per rinviare a dei buoni o ottimi libri brevi di poesia italiana contemporanea.
La formula della rassegna poetica "Tra Versi", curata dallo scatenato Marco Scarpa, prevede le presentazioni degli autori, le letture di poesie e momenti per il confronto ed il dialogo con chi verrà ad ascoltare. L’ambiente sarà informale, familiare, rilassato per facilitare l’ascolto, avvicinare colui che ascolta a colui che legge nella speranza di far trascorrere una piacevole serata, diversa dal solito.

Venerdì 22 febbraio 2013
ore 20:45
Ca' dei Ricchi, via Barberia, Treviso
"Tra Versi" - incontro coi poeti 
Giovanni Tuzet e Roberta Durante












Giovanni Tuzet è nato a Ferrara nel 1972 e vive fra Aquileia (Udine) e Milano. Ha pubblicato le raccolte di poesia 365/primo (Liberty House, Ferrara 1999), 365/secondo (Liberty House, Ferrara 2000) e 365/terzo (Raffaelli, Rimini 2010), più alcune plaquettes fra cui Male lingue (Circolo culturale Menocchio, Pordenone 2009) e Trazioni (Christophe Chomant Éditeur, Rouen 2010), oltre a diverse sillogi in riviste e antologie. È autore della raccolta di saggi A regola d’arte (Este Edition, Ferrara 2007) e ha curato il volume Simboli in versi (Editreg, Trieste 2004) nonché il n. 50 della rivista “Atelier” (2008) dedicato a poesia e conoscenza. Laureato in Giurisprudenza all’Università di Ferrara, insegna Filosofia del diritto presso l’Università Bocconi di Milano.




Da 365/terzo (Raffaelli, 2010):



sillogismo dell’unico

dice mio padre di essere un cane
vecchio: ogni giorno un dolore nuovo,
qui o là – e non ha diversi figli
ma solo me, che penso e scrivo cose

irripetibili. a questa prima
evidenza si somma un accidente:
ho un occhio che mi scappa, quando inghiotto
o sono nervoso. ad ogni modo:

se cado io, resta solo lui;
se cade lui, resto solo io.
conclusione: ancora non so dire
quanto costata è la morte di lei

-

cose che fanno la campagna:

a)  le piste polverose dove secca il fango
b)  le file di fieno e i fossi assopiti
c)  la volta di erbe vaporosa
d)  fiori e fruscii
e)  le rane e gli insetti leggeri
f)  l’alto cielo pulito
g)  i piccoli pilastri alla Vergine velata

cose che fanno la città:

a)  la lotta e l’abbraccio delle case
b)  le luci d’ogni forma e filigrana
c)  le ritmiche piazze e i cestini colorati
d)  le voci dalle torri
e)  le ore di frenetico poco
f)  i tralci spezzati nelle stanze












Roberta Durante è nata a Treviso nel 1989 ha vissuto a Venezia qualche anno per studiare Arti Visive e dello Spettacolo presso la facoltà di Architettura . Ha disegnato cartoni animati e scritto articoli per dei magazine online. Con la raccolta “Girini” vince la VI edizione del premio Mazzacurati-Russo pubblicando il libro nel 2012 (Edizioni d'if).















Da Girini (Edizioni d'if, 2012)


altra poesia a bocca aperta



se mi ci fai pensare allora penso

che il pigolio lontano qui che sento

è solo il mio pulcino nell’orecchio

(di fatto ci sarei passata sopra)

e ci avrei visto giallo e udito pio

invece se dio vuole ho ripassato

ed ho imparato a scrivere col fiato


INSTANZA


resto in piedi coi piedi 
                                    (e con le mani in mano)       
mi hai scucito le briglie ai vestitini 
                         e me ne sto precisamente nuda 
                                         (non un filo coperto)
si alza un poco la fronte 
                                    (il naso lo lascio dov'è)                         
e la mano in bocca non è la mia      
            mi tengo qualche voglia 
                                       per l'inverno
(e qualche maglia 
                          per non essere rosa carne)


1 commento:

  1. Ho scoperto per sbaglio questo blog e questa segnalazione e mi trovo a condividere al centoxcento le analisi su treviso

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