lunedì 29 giugno 2015

Poesie inedite di Vincenzo Bagnoli



"al cor gentil ratto s'apprende" è il titolo dello spazio che Librobreve dedica alle poesie inedite. Qui si ospitano testi che probabilmente andranno a costruire nuovi libri di poesia. Si propone come rubrica di solo testo, priva di foto glamour degli autori. L'unica immagine rimarrà quella del ratto qui sopra, identificativa di ogni post, un portafortuna che dedico agli ospiti. La pubblicazione avviene su invito e pertanto non ha senso inviare i propri testi all'autore del blog se non vi è stato prima un dialogo e accordo tra Alberto e chi ha scritto le poesie. Non ho previsto commenti o preamboli ai testi. I lettori invece possono commentare.

Due poesie inedite di Vincenzo Bagnoli (Bologna, 1967)


Bathroom selfie

Cosa guardi quando guardi quel vetro?
cosa vedi che ti guarda nello specchio?
un uomo ogni volta un po’ più vecchio?
la cosa d’altro mondo il mostro tetro?

E cosa senti dentro al tuo orecchio
quando parli se parli poi a te stesso?
Un suono sconquassato roco e fesso
come la ghiaia scossa in fondo a un secchio?

Ti chiedi qualche volta ancora adesso
che cosa resta riguardando indietro
ma alle tue spalle c’è sempre quel muro.

E cosa vuoi vedere chiuso in cesso
sempre costretto allo spazio di un metro?
Così capirci qualcosa è duro.


Feng Shui

Sei un verde drago, tu, e la rugiada
del nord ti bagna la fibra leggera,
giovane legno della primavera,
veloce movimento sulla strada.

Il cielo di nordovest, tardo autunno,
dare forza, è questa la mia parte:
grigio metallo, nome per le carte...
cos’altro lascio? Le madri vi danno

la forma che nel buio delle viscere
prendono carni ed ossa perfette;
a me tocca aiutarti invece a crescere

in pubblico, alla luce, con dolore,
fra tutti i tanti sbagli che commette
la macchina contorta del mio cuore.

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